Forse non tutti sanno che…

• i vecchi tengono le mani giunte dietro la schiena – sì, proprio quell’immagine del vecchietto insolente a ficcare il naso nei lavori in corso per strada – per un semplice motivo fisico: con la panza non v’è altro modo dignitoso di far sostare gli arti in modo congiunto
• la parola olandese più conosciuta al mondo è apartheid, e non è proprio una bella cosa. Diciamo
• nei bar in Spagna si getta a terra ogni rifiuto che ci si ritrovi per le mani durante la permanenza, un tovagliolo, la buccia di un lupino, un pacchetto di sigarette vuoto ecc. È inutile starsene lì a cercare un cestino tra la folla festante, si rischia di sembrare cani sciolti a un rave al Leoncavallo
• mafia non è soltanto pizzo, sfruttamento della prostituzione, droga e corruzione negli appalti, mafia è anche fare i furbi per non pagare una meritata multa, sfruttare il cugino o il vecchio amico per una pratica, non dichiarare il vero, lasciare l’auto in terza fila o sulle striscie pedonali per propria comodità, fregandosene degli altri. Niente di grave, eh? Ma sono semi di mafia anche quelli: inutile predicare bene e razzolare da schifo
• il vero talent show per bravi musicisti e cantanti non è in un edulcorato studio televisivo con bambocci famosi a dire cazzate e presentatori accattivanti (e fastidiosi spot pubblicitari), bensì per strada, alle fermate del metrò, ai raduni improvvisati, ai festival degli artisti di strada, in vasca San Babila-Duomo
• in molte altre lingue ciò che noi genericamente chiamiamo ‘tempo’ ha diversi termini, a seconda che sia tempo che passa, tempo metereologico, tempo musicale ecc. Come se storicamente noi italici avessimo voluto fare di tutte l’erba un fascio (o un tempo) per non combinare un cazzo di niente, in tutto questo tempo. E di fatti così è andata, no?
• la musica non si distingue in generi, ma in sole due macrocategorie: musica di merda, costruita a tavolino, e musica vissuta, sentita nel profondo. In ogni genere musicale sono presenti entrambe le categorie. Dunque siete liberi di canticchiare in serenità un brano pop irresistibile e di schifare pubblicamente l’improbabile nuova star heavy, tutta tatuaggi e look trucido ma dalle personalità di un ferro da stiro
• Padoa Schioppa aveva ragione eccome: i ragazzi italiani non vanno a vivere per i cazzi loro o non si fanno viaggi per il mondo se non hanno tutto perfettamente organizzato e le spalle stracoperte. Salvo poi andarsene a zonzo con vestiti di marca e auto da rampolli viziati. Risultato: non sanno cavarsela, cucinare, lavare, e non sanno che c’è vita oltre le fobie e le incapacità locali
• siamo il paese della Fiat e degli sboroni in automobile. Le auto sono più dei parcheggi disponibili e delle nostra capacità di portafoglio al distributore di carburante. Dunque a rigor di logica dovremmo trovare il modo di farle girare perennemente (dato che non c’è parcheggio) senza che esse consumino, il che è impossibile, e rivela la nostra vera natura: coglioni patentati
• il calcio è uno sport molto bello. Cominciate o ricominciate ad apprezzarlo al campetto del quartiere, alla partita dei bambini della squadra locale, possibilmente non minacciando l’arbitro di morte per ogni fischio e prendendo a ombrellate (anche se non piove) i genitori che rompono le palle a dismisura con elogi e proteste a favore dei propri figli. Li riconoscete subito – quei figli – perchè sono di norma i più brocchi in senso assoluto
• la femmina nasce già equipaggiata dalla fascinazione per principesse e matromoni. Inutile chiedersi perchè o addirittura sperare che per qualche signorina sia diverso. Poi magari nella vita tale attitudine si affievolisce o si spegne, ma è in dotazione a ogni nursery e non c’è una maledetta bambina che si inserisca nella società essendone sprovvista. I matromini omosessuali sono quindi più che mai necessari, anche per tamponare tale preoccupante fenomeno