Bhutan Clan, Kai Zen, Wu Ming…

Sembra un convegno panasiatico e invece è un progetto che coinvolge un “supergruppo” e un laboratorio…

Aiutaci a fondare Melologos.  ➙ Ecco la pagina del crowdfunding.

Il clan quasi al completo, il batterista non c’è ché non voleva farsi vedere in viso

Il Bhutan Clan è quel che nel giornalismo rock si chiamerebbe «supergruppo». È formato da membri di diversi collettivi letterari (Wu Ming e Kai Zen), compagnie teatrali (Compagnia Fantasma), progetti musicali (GiroWeedzTravellers) e progetti d’arte varia e agitazione culturale (Solipsia).

Per questo ensemble è tempo di inaugurare una nuova fase. Ma prima è necessario far pienamente tesoro di quella precedente. Ecco perché vogliamo incidere un album, e in generale registrare in modo professionale tutti i brani composti ed eseguiti dal vivo dal 2016 a oggi.

Il laboratorio è la rincorsa per il salto di qualità, ovvero: prenderci un posto, comprare le attrezzature da metterci dentro, fondare un’officina con sala prove e ambienti adatti a riunioni, workshop, seminari, piccole esibizioni dal vivo, ascolti collettivi di percorsi fonoautoriali ecc. Un luogo nostro, dove sperimentare ad libitum, ma aperto ad altri singoli e gruppi; a Bologna aperto e attraversatile da chiunque lo voglia.

Per fare tutto questo, a partire dalla registrazione e stampa del disco, ci serve il vostro aiuto.

La campagna per finanziare Melologos è sul sito di Produzioni dal Basso. [N.B. Eventuali commenti si possono lasciare là.] L’obiettivo è raccogliere 15.000 euro per essere operativi a primavera. Ce la possiamo fare.

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Viaggio al termine della notte che bruciammo Chrome

Venghino, siore e siori venghino! Madame Gualbruja e i : Kai Zen : vi attendono!

Nello stesso giro di carte, offriamo una lettura di tarocchi gratis per tutti e un viaggio nel laboratorio di scrittura più bislacco del mondo. Si parte da 15 riflessioni sulla nostra misera condizione umana, le si mettono all’origine dell’atto narrativo, si prosegue col suo divenire racconto e si finisce nel cuore dell’anima. Oppure al manicomio. Girate la carta e Madame vi dirà chi siete, cosa fate, cosa volete e cosa desiderate!  Madame sa tutto di voi prima di voi!

Seguite il coniglio bianco oltre lo specchio nero:

> Le 15 pietre del romanzo psichico.

>> La I divinazione.

>>> La II divinazione.

>>>> La III divinazione.

>>>>> La IV divinazione.

>>>>>> La V divinazione.

L’orizzonte degli eventi

iNel 2017, dopo tre piani quinquennali, quattro romanzi totali, due romanzi, un blog, presentazioni in giro per il mondo, simposi, conferenze, workshop, reading sonorizzati e azioni di guerriglia narrativa pensavamo che la missione fosse terminata. L’esperienza : Kai Zen : ci sembrava avesse esaurito le sue possibilità. Dai primi esperimenti in rete siamo tornati in strada, alla penna abbiamo preferito voce, basso, chitarra, batteria e i libri degli altri. Tre lustri sono tanti, le nostre vite sono cambiate radicalmente da quel fatidico 18 febbraio del 2002 che ha sancito la nascita dell’amichevole ensemble narrativo di quartiere, ma proprio mentre la tentazione di scrivere un “comunicato” sulla fine delle ostilità si faceva sempre più impellente, lo spirito dei tempi ci ha messo i bastoni tra le ruote. Non faremo la differenza, ne siamo consapevoli, ma non ci piace l’indifferenza. Raccontare storie è una responsabilità, prima di tutto verso chi ci sta vicino, verso i nostri figli, le persone che amiamo, gli amici, i compagni di viaggio, la comunità di lettori che ci ha seguiti fin qui e verso le persone che ci hanno sostenuto e aiutato a farlo. 

Non sappiamo cosa diventerà : Kai Zen : né se continuerà a chiamarsi così o chi ne farà parte. Sappiamo però che la fiamma che ha animato le nostre narrazioni negli ultimi diciassette anni non si è mai sopita, come non lo ha fatto la nostra voglia di condividerle. Le cose cambiano, ma subire il cambiamento non ci è mai piaciuto. Preferiamo andare i direzione ostinata e contraria, essere da un’altra parte quando tutti ci pensano in un determinato spazio tempo. Siamo fuoriluogo, siamo quasiparticelle, mettiamo il culo in mezzo alle pedate. Abbiamo scritto romanzi ibridi, piegato i generi, cercato l’etica nell’estetica e viceversa, spalancato le porte della nostra umile officina. Quando tutto sembrava destinato a venire ingoiato da un buco nero, abbiamo pensato che in fondo sull’orlo del buco nero è passato solo un decimo di secondo dal big bang. Guardarsi indietro era questione di un battito di ciglia, mentre davanti a noi c’era l’orizzonte degli eventi. Non era più necessario terminare la missione, non era nemmeno più necessaria la missione. Ci bastavano la passione, la morale e il cielo stellato. È così che nell’anno del Signore 2019 ha visto la luce il mosaic novel, il romanzo a mosaico, un’altra ibridazione, un’altra sbandata, un’altra direzione. Il primo frutto di questo nuovo corso si chiama Cronache dalle Polvere, lo ha pubblicato Bompiani, è firmato Zoya Barontini e il 28 di giugno lo presentiamo a Bologna. Non è uno sguardo sul passato anche se racconta del passato, non è uno sguardo sul futuro, anche se è destinato a un pubblico giovane. È una narrazione nata sull’orlo del buco nero, qui e ora. 

 

 

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Dieci anni di Strategia

Correva l’anno 2007 quando svelammo (e sventammo, almeno per un po’) i piani dell’Antica Segreta Società dell’Ariete: un granello di polvere nelle placide sabbie del tempo. Un decennio dopo riapriamo i vasi canopi, restituendovi accesso al sito rizomatico che si era perduto nei meandri misteriosi della rete e naturalmente al nostro allegorico romanzo. – Di cos’era poi l’allegoria? – Che Khnumm possa vegliare su di voi. Anzi siamo sicuri che lo stia già facendo… E ricordatevi sempre che «chi incontra il Demone muore, chi non muore diventa schiavo, chi non diventa schiavo diffonderà il demone.»

Qui il pdf: sda e qui anche in epub e mobi: www.kaizenlab.it/senzablackjack.html

e qui una guida alla scoperta della Strategia di Wu Ming 2

Gens Italica

A grande richiesta, pubblichiamo anche qui il racconto di Natale di Kaizen g uscito sul blog Resistenze in Cirenaica. Buon 2017.

matrimoni-misti-italia-coloGens Italica

Il tenente Lorusso fissava lo sguardo spiritato nello specchio del bagno. Il rado ciuffo, che nei momenti di forma migliore gli rendeva meno avvilente la calvizie e in quelli di più ardito ottimismo fascista lo convinceva di avere ancora i capelli, stavolta si ergeva arruffato e triste sulla sommità del cranio. Si asciugò entrambe le mani con cura sul cotone rigato della canottiera tesa sul ventre gonfio, poi avvicinò il volto alla propria immagine riflessa. Uno schiocco risuonò come una scudisciata rimbalzando sull’intonaco delle quattro pareti raccolte della stanza. La florida guancia destra gli si tinse dell’impronta scarlatta delle dita.

“Buon Natale minchione.” Continua a leggere

Resistenzialismo

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Bhutan Tour suonava male, ma il concetto è che i due quarti di Kai Zen che fanno parte del Bhutan Clan sono pronti a fare l’en plein a Bologna e dintorni, per poi muovere verso Ferrare e, incredibile ma vero, tornare a casa dopo oltre vent’anni. Bolzano here we come.

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Torna Resistenze in Cirenaica, per una primavera di liberazione. 

Il 21 aprile – ma potremmo chiamarlo #52marzo, seguendo il calendario della rivolta francese contro la Loi Travail – festeggeremo la Liberazione di Bologna dal nazifascismo e faremo anche noi una nostra Nuit Debout, contro la guerra, contro i razzismi, contro la Fortezza Europa.

Dalle h.18 al Vag61, via Paolo Fabbri 110

h . 18 presentazione del libro Razza partigiana (Jacobelli, Roma, nuova edizione) , la storia del partigiano italo-somalo Giorgio Marincola, ucciso il 4 maggio 1945 nell’ultimissima strage nazista in territorio italiano. Racconteranno la sua storia gli autori del libro Carlo Costa e Lorenzo Teodonio, pungolati da Wu Ming 2 e Antar Mohamed (nipote di Giorgio) .

h. 20 cena di autofinanziamento

h. 2 0:45 Proiezione del video sulla Liberazione di Bologna Domani ci saranno le corse all’ ippodromo,  di Elisa Mereghetti  e Valerio Monteventi .

h. 21 reading: Il 21 Aprile di Sante Vincenzi e Giuseppe Bentivogli con Valerio Monteventi ,  Buthan Clan e le voci di Resistenze in Cirenaica.

h. 22 Reading /concerto Razza partigiana, con Wu Ming 2 e la Razza partigiana band.

Eventi successivi: 

– 24/04 Casona di Ponticelli (BO) [quando abbiamo l’evento lo linkiamo]

– 25/04 via Pietralata, Bologna.

Scampoli dal nostro romanzo perduto

shiva-19Nel buddismo, che lui praticava in modo personale e sincretico con altre confessioni, non è importante chi sei o cosa vuoi, perché il fine è il distacco, il non essere, il non volere. Secondo Sai Swami, però, prima di potersi allontanare dal fardello di ciò che si è e si vuole, bisogna prima capirlo, esserlo, volerlo, ottenerlo. E solo dopo allontanarsene, buttarlo via, anzi, lasciarlo indietro. Durante il nostro primo incontro mi aveva parlato di Shiva, la divinità indù, e non lo aveva fatto per caso. La sua convinzione, che poi diventò anche la mia, è che la mia natura sia quella di distruttore. Distruggere è il mio talento innato. Il mestiere che mi sono scelto ne costituisce una prova evidente. A differenza di Shiva, che distrugge per alimentare il ciclo dell’esistenza, il ruolo di distruttore che esercitavo era sterile, perché finalizzato a scopi meschini, alla mera indulgenza verso le debolezze umane. Distruggevo per il denaro, per il potere, per fini politici, per sottrarmi a ricatti. Probabilmente anche il semplice fatto di avercelo, un fine, bastava a corrompere la pura essenza del mio ruolo. Fosse anche stato un fine meritorio come la pace nel mondo (e certo non lo era) non avrebbe mutato la sostanza del mio errore. Io ero un distruttore e dovevo esserlo nel senso più completo e indipendente. Distruggere per distruggere, essere parte integrante e consapevole del divenire dell’universo. Portare la morte perché da essa potesse tornare a generarsi la vita. Il che, in termini più prosaici e concreti, stava a significare che da quel momento avrei distrutto tutto e tutti e non solo in un senso, non in favore di qualcuno e a discapito di qualcun altro. Avrei distrutto il distruggibile, fino a bruciarmi dietro i ponti, fino anche a segare il ramo sul quale stavo seduto. Perché no, in fondo? Perché non bruciare tutto e stare a godere lo spettacolo delle fiamme?
Da quando ho compreso tutto questo, sono diventato quello che già ero, ma non sapevo di essere. Il Cardinale oggi ha un nuovo spirito e un nuovo nome. Chi mi conosce davvero, oggi mi chiama Prem Satien.

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Il 1° quaderno di Cirene

coverVenerdì 22 gennaio è stato un grande giorno in quel della Cirenaica a Bologna.

#ResistenzeInCirenaica ha fatto un’altra volta il botto. Il VAG 61, lo spazio autogestito di via Paolo Fabbri, che ha ospitato i reading sonorizzati e gli spettacoli era murato e un resoconto di quello che è successo lo hanno già fatto egregiamente i cugini Wu Ming su Giap!

Da queste parti vogliamo ringraziare tutti quelli che hanno reso possibile l’esistenza stessa di #ResistenzeInCirenaica.

Noi (Kai Zen e Bhutan Clan), Wu Ming, la Compagnia Fantasma, Valerio Monteventi, Mara Menna, Claudia Grazioli, Guglielmo Pagnozzi e le Brigate Sonore saliamo sul palco e ci mettiamo la faccia, ma sono tanti quelli che dietro le quinte sgobbano quanto e più di noi per fare in modo che questo incredibile cantiere delle narrazioni sia quello che sia e diventi sempre più grande e interessante. C’è chi ha cucinato, chi ha impaginato, chi ha rivisto, chi ha attacchinato, chi ha fatto il fonico, c’è chi ha disegnato, chi ha venduto i libri, chi  ha discusso, chi ci ha fatto cambiare idea, chi ci ha fatto dubitare, chi ci ha supportato e sopportato. C’è chi ha spillato birra e chi ha mescolato la polenta, c’è chi ha scovato le storie, chi ce le ha raccontate, chi ci ha ispirato e chi ci ha cazziato, chi ha montato, smontato e rimontato, chi ha guidato e scaricato furgoni, c’è chi ha fotografato e ripreso, chi ha giocato con i nostri figli tenendoli a bada e chi ci ha ospitato in radio…

A loro, va tutta la nostra riconoscenza perché noi siamo le voci, i megafoni e i tamburi, loro sono il cuore delle Resistenze. Per questo l’ultima pagina del 1° quaderno di Cirene, quella con i nomi di alcuni di loro è forse la più importante del quaderno.

Il 1° quaderno di Cirene, già, il libro che raccoglie le storie che abbiamo raccontato durante questo primo ciclo di #ResistenzeInCirenaica… Siamo molto orgogliosi di questo volume, che in un’ora al banchetto del VAG ha venduto più di quanto venda un qualsiasi scrittore mediamente noto per una grande casa editrice in diversi mesi.

Lo trovate qui: www.distribuzionidalbasso.com/resistenze-in-cirenaica/

Vi aspettiamo il 26 febbraio, perché questo è solo l’inizio.

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Illustrazione di Luigi Bevilacqua