Nessun italiano

È indubbio che in un periodo in cui c’è crisi, c’è grossa crisi (cit. Quelo) affiorino in special modo i difetti di un individuo e di un’intera popolazione, e che la nostra, di popolazione, ne possa vantare una vasta gamma. Caratteristiche perlomeno fastidiose, se non insopportabili. A puro titolo di esempio: la furbizia – o forse sarebbe meglio dire paraculaggine – il non rispetto, l’ignoranza, la chiassosità e via dicendo.

Non che ignoranza e chiassosità siano sempre negative, detto per inciso. Se dosate al minimo e ben mescolate, riequilibrano in modo sano e opportuno la troppa intellettualità e il troppo silenzio, doti senza dubbio positive ma da evitare nella versione integrale e integralista. Ed è un camionista redneck che fa il blogger a dirvelo, mica cazzi (o pizza e fichi, scegliete voi).

Dunque, ogni individuo e ogni popolazione hanno i loro begli aspetti fastidiosi, per esempio gli inglesi che fanno tanto i capetti del mondo in fondo vivono solo per ubriacarsi – che è un filino troppo anche per animali da bar come me – i tedeschi sbagliano sempre cravatta e hanno quell’accento troppo, troppo nazi, i francesi non ce la fanno proprio a essere simpatici, soprattutto quando ci provano. E gli svizzeri sono finti naif, gli americani obesi, gli olandesi troppo organizzati eccetera.

Sugli italiani ce n’è da sbizzarrirsi, ovvio, ma c’è una caratteristica, un dettaglio prettamente italico – o meglio dei mass media italiani – che proprio non sopporto, e dato che non fa che peggiorare col passare del tempo (e in fondo anch’io, nell’invecchiare mal sopportando) qui lo menziono e lo aborro in pubblico. E vi invito a fare come me, amici. Aborratelo ogni qualvolta si manifesta e di conseguenza spingete il telecomando, come dice la mia vecchia zia di Abbadia di Montepulciano. Basta.

Asia. (O Africa, o Medio Oriente, o Stati Uniti, o Argentina). Disastro naturale. Centinaia di morti, forse migliaia. Feriti. Sfollati. Donne e bambini in fuga. Case distrutte. Strade squarciate. Disperazione. Orrore. L’Apocalisse. Il mondo non parla d’altro. E il TG italico che fa? Metà del tempo del servizio dedicato all’approssimativa descrizione dell’accaduto, l’altra metà a capire i cittadini italiani coinvolti. E quella frase quasi liberatoria, alla fine:

‘Non ci sono cittadini italiani convolti , conferma la Farnesina.”

Ma a me che me ne frega? Voglio dire, capisco l’attaccamento alla propria gente, il dovere d’informazione, capisco anche le dinamiche degli ascolti dei vari notiziari, la guerra dello share e via dicendo, ma mi sembra la cosa sia andata un pò troppo fuori dai binari della decenza e del buon senso. E se parlo io, Truck Driver, di decenza…

Non si può liquidare il dettaglio che non ci sono italiani coinvolti con una semplice frase, e poi passare all’analisi dei fatti? Posso sapere in che condizioni riversa la disgraziata popolazione locale? Posso poter valutare cause e conseguenze? Avere una panoramica completa dell’accaduto? Bisognerebbe spiegare agli spin doctor delle news che pietà e compassione si sentono anche per persone di altre nazionalità, magari dalla pelle più scura, sicuramente corredati da accessori d’abbigliamento meno precisi e costosi dei nostri. Amici dei TG, rimaniamo in ascolto (faccio per dire) anche se non parlate per tre minuti e mezzo della vecchia zia di un cittadino italiano rimasta impigliata alla porta d’ingresso di una villa a 50 km dal disastro naturale, bensì dell’intero quartiere raso al suolo. Non cambiamo canale subito se ci mostrate le opinioni di esperti internazionali e una valutazione tecnica sull’accaduto. Poi, per quanto riguarda la Farnesina e gli italiani coinvolti, lasciamo loro la possibilità di contatto diretto, discreto, efficace. Tra di loro. Senza sbandierare alla nazione. O sbaglio?

Patriottismo ridicolo, lo definirei. Sentirsi sollevati se nessun italiano è rimasto ferito in un evento disastroso, e poi rubare, corrompere, evadere le tasse come delinquenti, parcheggiare SUV sulle strisce e vivere da arroganti. E bravi mass media che date spazio a questa bieca ipocrisia. Già, i media: bell’argomento. In epoca di sacrosante purghe e caccia alle streghe, giornalisti e media – a mio modesto avviso – dovrebbero essere purgati tanto quanto i politici e i maneggioni, se non ancora di più. La colpa è anche loro, se siamo in ginocchio. Qui qualcuno non ha fatto il suo lavoro, anzi quasi tutti. Sicuramente chi gestisce i media non l’ha fatto per decenni interi. Privilegi, clientelismi, meschinità. Disonestà. Poca cura del lavoro giornalistico. Faziosità perenne, a priori. Scarsa o assente obiettività. Poco coraggio. E via dicendo.

Ma la festa è finita anche per voi, in un modo o nell’altro. Parola di camionista aborrante.

4 thoughts on “Nessun italiano

  1. Sei di re-runs peggio che rete4 a luglio! 😀

    Comunque sempre molto vera questa pessima abitudine di parlare degli italiani coinvolti e sostanzialmente fottersene del resto dell’evento… non siamo capaci di fare comunità sul suolo patrio [mafie, evasori, furbetti, politici viscidi] ma quando siamo all’estero tutti fratelli, tutti amici, tutti a preoccuparsi se l’italiano sta bene.

    Ah la manque italienne 😀

    PS Guarda che è “c’è grossa Grisi” non crisi… ora di mando Corrado Guzzanti a punirti mentre io mi trattengo con la sorellina Caterina!

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  2. 😀 ..Pancho mi stai dicendo che il camionista ha già fatto un post su ‘sto argomento?? dove? quando?? se è così giuro che lo licenzio (e prendo un tecnico)- mm caterina piace anche a me! (sabina invece non la sopporto)

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  3. Siii licenziamo Truck e pigliamo Moccia!!! ahahahhahahaha sarebbe una tragedia!!

    A me sembra che sta cosa dell’italiano all’estero sia stata affrontata ma se è un deja vu mi inginocchierò sui ceci alla fantozzi promettendo a truck di sacrificargli ogni domenica da qui alla pensione [cioè per sempre e oltre] per lavargli il camion!

    Caterina, e scusate il francese, ma è una gran figa… tra l’altro bella, intelligente, simpatica… per lei aggiungerei il sellino del passeggero sulla moto! E ho detto tutto! :D:D

    Ecco vedi… mi sto già Moccizzando con tutti sti sentimenti!

    Pijamose tutti un pò di IM e poi checcenefotteanoi!

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  4. Pingback: È ora di basta | : kaizenology :

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