Regole

Forti dell’idea che è meglio impartire poche regole e farle rispettare in pieno piuttosto che vivere sommersi da una marea di dettami, condizioni, rifiuti e dinieghi poi puntualmente disattesi, a casa ‘Italia-Olanda 0:3’ (risultato finale dell’ultimo match calcistico, tra l’altro visto da noi in una dozzina di italiani, sguardo basso e coda fra le gambe, e un’olandese di arancione vestita che godeva a più non posso, ma anche eloquente metafora numerica della relazioni di potere a casa mia) si è deciso di allevare i figli così. Facciano più o meno quello che vogliono, ma non si azzardino a prendere sotto gamba quanto segue. E notate bene il retrogusto delle scelte fatte, la filigrana in controluce: educazione, sì, il loro bene, certo, ma anche un pò come fa più comodo ai genitori. E che diamine, altrimenti a noi chi ci pensa? Perchè, alla fine, chi paga per tutto questo? Chi cambia pannolini e analizza tipologie di feci con piglio da esperto? Chi non dorme (o non ha dormito, o ha dormito di merda per almeno un paio di anni)? Chi cena interrotto una ventina di volte buone a sera? Noi, sempre noi. I genitori. E così va la vita, lo so bene. Ma che almeno si tenti di far girare le cose come meglio ci aggrada, di agevolarci. Non trovate sia giusto? No? Davvero? Italiani che non siete altro…

Le regole:

-Poco casino a tavola. Si mangia quanto preparato e somministrato, tutto, si sta seduti fino alla fine, si chiede il permesso prima di scendere (che il papà negherà a sua odiosa discrezione, ovvio). Si assume ogni giorno una quantità variabile, ma sempre cospicua, di verdure. Sempre, in ogni caso. E incluse quelle più famigerate, tipo broccoli, cavoli, spinaci e via dicendo. Perchè? Perchè d’inverno sono talmente tanto meglio dei maledetti medicinali che non ve lo sto neanche a dire. E così spesso si saltano a piè pari fior di raffreddori, tossi e altre maledizioni rovina-ulteriori notti. Tanto se parliamo la stessa lingua, capite. Altrimenti strafatevi pure di Bayer o Angelini o che ne so quale altra casa crimin.. EHM voglio dire farmaceutica.

-Lavarsi i denti come natura comanda. Scusate, ma non sono un credente. O meglio, credo nella natura. Ma questo è un altro post. A casa ‘Italia-Olanda 0-3’ ci si lava i denti ALLA GRANDE, per un paio di minuti almeno, sotto il fuoco incrociato di parole, consigli, stimoli, osservazioni (insomma, rotture di cazzo) del genitore incaricato. Sopra, sotto, a destra, a sinistra. Forte, per favore, e bene. E fare schiuma. Come una lavatrice. Avanti. Ecco. Sciacquare adesso. Non fare le furba (rivolto alla figlia di turno). Sciacqua bene. Ora la faccia. A due mani. Ancora. Ecco. Asciuga. Perfetto. 

-Si va a dormire senza troppe storie. All’ora che decidono i genitori, nella modalità decise dai genitori. Nella fattispecie, senza eccessivi prolungamenti tipo fiabe lunghissime da leggere, prima. La fiaba, il libro, la storia si leggono eccome, ma negli orari di gioco. Dopo la sessione in bagno (vedi sopra), un goccio d’acqua, un bacino ai presenti – ma non è obbligatorio per i non componenti del nucleo eventualmente in visita.. ricorderete quanto si odiava dare i bacini da piccoli.. no? – e via sotto le coperte. Drasticità, amici. Senso pratico. Sì, accanto alla dolcezza ci vogliono anche quelli. Papà e mamma vogliono magari anche loro rilassarsi, stare bene, giocare un pò tra loro se capita. Dunque a nanna, bimbi. Non c’è peggior bambino del bambino stanco. E non c’è miglior cosa per un bambino di dormire. Senza storie, da subito.

-Comportamenti esagerati non vengono tollerati. Tipo, capricci eccessivi per cose non comprate, o non permesse. No è no e rimane no, cito dall’olandese. Mai cambiare opinione. Sulle cose serie, intendo. Per tutto il resto non elencato sopra, da noi si cercano di evitare mitragliate di ‘no, non farlo’, ‘no, non si può’, ‘no’, ‘no’, e ancora ‘no’. Altrimenti il ‘no’ mi perde valore, poi diventa un ‘forse’ e ben presto un ‘ma certo, non hai ancora capito che se insisti un pò cedo e mi affloscio come un sedano biologico di una settimana?’

Ora vi lascio, kaizenologysti, sono già le 23:00 e devo leggere Pinocchio in versione integrale a mia figlia prima di dormire. Avesse almeno mangiato qualcosa e lavato i denti, prima…

4 thoughts on “Regole

  1. Un leggero sorriso si è aperto leggendo questo articolo. Un sorriso di madre che poche ma buone regole cerca di impartirle ai suoi tre figli (un po’ di ordine ci vuole altrimenti si impazzisce). Un sorriso per quel finale così spassoso… si cerca di fare quello che si può, ma non sempre ci si riesce.

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